La vera storia

In “Cookies the musical” abbiamo modificato i nomi di tutti i personaggi, ma ogni vicenda dello show è ispirata alla storia reale, che vede come protagonisti i famosi biscotti con le gocce di cioccolato.

La “Daisy Gray” del nostro script si chiamava in realtà Ruth Wakefield. Esistono due scuole di pensiero: la prima sostiene che la vita di Ruth sia interamente reale come viene riportata, l’altra invece ritiene che sia stata “romanzata” negli anni per fini di marketing.

Ruth Wakefield nasce nel 1903 a East Walpole, nel Massachusetts. Figlia di Fred e Helen Graves, cresce con una famiglia decisamente fuori dal comune, rotta dall’improvvisa separazione dei due genitori. Si laurea alla Franingham State University seguendo le orme della madre, e lavora successivamente come insegnante di economia, fino a che non decide di sposare Kenneth Wakefield (il nostro Kevin) nel 1926.

Quattro anni dopo, i due acquistano un immobile nella piccola cittadina di Whitman, proprio sulla strada che da New Bedford porta a Boston. I due coniugi rinominano la locanda “Toll House Inn”, ristrutturano gli ambienti e dispongono tavoli per 35 persone. La locanda diviene un punto di riferimento per le persone che viaggiano verso Boston, anche per via di una curiosa particolarità: una delle stanze della Toll House è costruita intorno ad un elmo, che cresce rigoglioso spuntando dal tetto.

Negli anni, la locanda diviene sempre più visitata e cresce fino a portare oltre 60 commensali, anche grazie all’assunzione di George Boucher (il nostro Gills) come capo-cuoco e sua figlia Carol Cavanagh (la nostra Cassie) come cameriera. La locanda diviene famosa per le sue cene di pesce e i suoi pranzi coloniali ispirati al New England. Nel 1930 Ruth pubblica il libro “Ruth Wakefield’s Recipes Tried and True”, che raggiunge le 30 ristampe.

Anche dopo essere stata piegata da una grande rapina e alcune lamentele da parte della clientela, la locanda mantiene la sua ottima reputazione. Le cose si complicano tra Ruth e Kenneth quando Andrew Nestlé (il nostro Albert), il proprietario di una fabbrica di cioccolata appena aperta in città, diviene un cliente abituale e dimostra dell’interesse per la giovane locandiera. La gelosia imperversa tra i tavoli della Toll House.

Il terzo incomodo regala alla donna una piccola fornitura di cioccolata. Un giorno, mentre Ruth è intenta a preparare i suoi famosi biscotti al cacao, si rende conto di aver finito l’ingrediente principale. Senza il cacao in dispensa, la ragazza decide di rimediare spezzettando la cioccolata regalatale da Andrew. I biscotti che escono dal forno sono speciali, e Ruth decide di rinominarli “Toll House Crunch Cookies”.

George Boucher sembra essere molto geloso del successo riscosso da quella ricetta, e smentisce la versione di Ruth: dice invece che la ragazza avrebbe buttato via l’impasto, se non fosse stato lui a convincerla di tenerlo.

Le persone iniziano a preparare la ricetta a loro volta, e questo provoca un significativo aumento delle vendite per la fabbrica di Nestlé. Andrew tenta di sedurre Ruth per ottenere i diritti sulla ricetta, ma la donna capisce le sue intenzioni e rifiuta l’offerta. Il proprietario della Nestlé, una volta scoperta la situazione, decide di licenziare Andrew e offre a Ruth di promuovere la sua ricetta stampandola sul retro dei loro prodotti dolciari, intitolando la linea “Toll House”.

Ruth riceve una fornitura di cioccolata per un anno e vende così i diritti della ricetta per pochi centesimi.

Nel 1939 Betty Crocker (la nostra Kitty), un personaggio immaginario inventato dalla General Mills, promuove la ricetta di Ruth al programma radio “Famous Food from famous eating places”, e nella primavera del 1940 ogni giornale parla di Ruth e di Nestlé.

Si può dire che se oggi la Nestlé è una grande multinazionale, sia anche grazie a Ruth e alla sua ricetta nata per caso.